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Adelaide Ristori
(Cividale del Friuli, Ud 1822- Roma 1906)
Attrice

Nasce nel 1822 da genitori entrambi attori. Fin da piccolissima calca le scene ed appena dodicenne viene scritturata nella compagnia teatrale di Meneghino Moncalvo che, avendone riconosciuto immediatamente le doti innate di grande attrice, le affida nel 1836 il ruolo di Francesca da Rimini di Pellico. Dal 1837 entra a far parte della Compagnia Reale Sarda dove incontra Carlotta Marchionni, che diviene la sua maestra e della quale prende il posto di prima attrice alla sua uscita dalle scene. In questi anni la Ristori cresce artisticamente con molta rapidità, grazie al suo amore per il teatro e la sua serietà professionale. Lasciata la Reale Sarda nel 1841, ha il ruolo di prima attrice assoluta nella compagnia Mascherpa e, successivamente, in quella Domeniconi e Coltellini, attiva soprattutto a Roma. Il suo repertorio di drammi e commedie la vede interpretare: Pia dè Tolomei di Marengo, Giulietta e Romeo di Shakespeare, Il Bicchier d’acqua di Scribe, La Locandiera e le Gelosie di Lindoro di Goldoni e Maria Stuarda di Schiller, Antigone, Ottavia e Rosmunda di Alfieri. Durante questi anni, in cui la sua recitazione si caratterizza soprattutto per la spontaneità ed elevatezza, si colloca la sua contrastata storia d'amore con il giovane marchese Giuliano Capranica del Grillo, che si conclude nel 1847 con il matrimonio. Nel 1853, dopo due anni di consapevole allontanamento dal teatro data la sua nuova condizione di nobildonna, la Ristori torna sulla scena accettando un nuovo contratto con la Compagnia Reale Sarda, stipulato seguendo i gravosi oneri imposti dall’attrice. Da questo momento in poi iniziano le tournée internazionali, acclamatissime e motivo di favolosi guadagni, preparate attentamente grazie anche alla propaganda del marito presso i salotti dell’aristocrazia romana,. Nel 1855 ottiene notevole successo a Parigi nel ruolo di Mirra che la consacra nelle parti di artista tragica. Due anni dopo debutta a Londra, prima al Lyceum e poi al Covent Garden, dove nessun attore italiano aveva mai osato recitare, mettendo in scena Macbeth, il cui testo era stato tradotto in versi da Giulio Carcano. La fama dell'attrice si estende rapidamente in tutte le più grandi capitali europee, fra cui Berlino, Vienna, Madrid e Parigi. Questa attività, tra l’altro, favorisce la diffusione degli ideali e della politica sabauda di cui la Ristori è profonda sostenitrice: Cavour le affida addirittura una missione diplomatica di una certa importanza a Pietroburgo. E Adelaide ha talvolta problemi con la polizia austriaca per l’inserimento di alcuni versi patriottici nelle sue interpretazioni che alludono all’Italia unita: in occasione di una Giuditta, giudicata troppo “partecipata”, venne espulsa da Venezia. Da qui le rigide disposizioni imposte ai suoi spettacoli e le censure alle produzioni teatrali e ai libretti d’opera di cui l’attrice spesso si lamenta. Dal 1860 risiede nella capitale francese, compiendo dalla metà degli anni sessanta in poi una lunga tournée in America. Successivamente di nuovo a Londra recita in inglese diversi lavori anche con compagnie del posto. La Ristori si specializza soprattutto in un repertorio ristretto di ruoli che comprende pochi personaggi della tragedia classica e del dramma storico, con i quali arriva a percepire incassi stratosferici. Attrice romantica, i suoi personaggi diventano reali ma di una realtà appassionata e muoiono delle tante morti nelle quali è creatrice sovrana. Piacevole anche fisicamente, riesce ad esprimere una recitazione misurata, vibrante e sempre caratterizzata da una ricca passionalità. La sua tecnica scenica dà importanza in particolar modo all’espressività che tramite la voce, i gesti e la mimica la celebrano quale più grande interprete della sua epoca.Nel 1886 dopo essersi ritirata dalle scene si stabilisce a Roma e divenne dama di corte della regina Margherita; due anni dopo pubblica le sue memorie nel testo Ricordi e studi artistici. Omaggiata da tutto il mondo teatrale europeo in occasione del suo ottantesimo compleanno, muore a Roma nel 1906.