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Storie al femminile tra Ottocento e Novecento

Questo percorso, dedicato alle donne famose sepolte al Verano, si snoda attraverso un ampio arco cronologico che dal 1860 giunge fino ai primi decenni del Novecento.
Le trame biografiche lasciano trasparire, nella prospettiva decentrata dello sguardo femminile, le vicende storiche e culturali dell’Italia, delineando i confini di uno spazio faticosamente conquistato. A questa storia si affianca la presenza simbolica della figura femminile. La donna diviene, di volta in volta, tramite del passaggio all’aldilà, testimone degli affetti scomparsi, incarnazione di virtù e valore dei defunti. I tradizionali ruoli di moglie e di madre, di angelo del focolare emergono in numerosi monumenti del Quadriportico. Il sepolcro Lombardi, ad esempio, riflette l’ambiente borghese dell’Ottocento con l’immagine di una donna abbracciata al figlio cui lascia il testamento spirituale: «ama Dio, il padre e la Patria...».
Il ruolo tipicamente “familiare” della donna, viene talvolta rafforzato dall’attività pubblica; ne sono dimostrazione le vite di educatrici e pedagoghe quali Erminia Fuà Fusinato (1834-1876) e Maria Montessori (1870-1952).

L’impegno politico, delle donne nell’Ottocento, viene espresso attraverso la figura della “pasionaria” che unisce la passione politica al mondo affettivo e personale. Così sono Rosalia Montmasson (1823-1904), unica donna della Spedizione dei Mille, e Giuditta Tavani Arquati (1832-1867), vittima della tentata insurrezione romana del 1867. Più complessa è la figura di Sara Nathan (1819-1882), mazziniana convinta e punto di riferimento per i patrioti del Risorgimento, nonchè madre di Ernesto Nathan sindaco di Roma dal 1907 al 1913.
Attraverso i due secoli corre infine la linea trasversale delle donne legate al mondo artistico. Le scrittrici sono qui rappresentate dal ricordo di Grazia Deledda (1871-1936) unica donna italiana dell’epoca ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura; di Sibilla Aleramo e Natalia Ginzburg: protagoniste di decenni decisivi per lo sviluppo della coscienza civile e politica delle donne italiane.

La figura dell’artista emerge con Adelaide Ristori (1822-1906), la più grande attrice dell’Ottocento e con Claudia Muzio (1889-1936), la famosa diva della lirica, alla quale lo scultore Pietro Canonica ha dedicato uno dei più bei monumenti del Cimitero Monumentale del Verano.

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History, politics and culture through woman’s perspective: a brief review on her social and symbolic role.