L’artista, scultore e pittore, si formò prima all’Accademia di Belle Arti di Palermo, poi a quella di Napoli, radicandosi sul ceppo del verismo meridionale, secondo gli insegnamenti del maestro Domenico Morelli. Nella città partenopea, Ximenes conobbe e frequentò anche Vincenzo Gemito. Il suo esordio fu dunque nell’ambito del realismo, come mostra la statua del Ciceruacchio, suo primo vero successo (premio alla Promotrice di Torino, 1880) poi tradotto in monumento a Roma, presso ponte Margherita.Ximenes trascorse inoltre diversi anni a Firenze, città fondamentale per la sua formazione, quindi a Roma e a Parigi. Lavorò per un breve periodo anche in Russia e in America. A Roma, dal 1893, iniziò a manifestare una tendenza eclettica che caratterizza i numerosi monumenti a lui commissionati: dal gigantismo retorico nella Quadriga (ca. 1911) per il palazzo di Giustizia e nel gruppo con il Diritto per l’Altare della Patria (a destra del monumento equestre), al realismo sobrio dei monumenti a Garibaldi per Pesaro (1887) e Milano (1895), fino alle cadenze liberty della tomba Cariola (cimitero di Staglieno, 1908) o del disegno architettonico nella tomba Treves (cimitero monumentale di Milano, 1907), come anche dei rilievi nel monumento a Verdi (Parma, 1913). Va infine ricordato che il primo edificio liberty a Roma fu proprio il villino Ximenes di piazza Galeno (1902), opera di Leonardo Paterna Baldizzi e dello stesso Ximenes, autore anche di alcune decorazioni interne in stile floreale.Al Verano è presente, oltre alla tomba di famiglia, un’ulteriore opera dello scultore palermitano: la tomba del Senatore Francesco Paternostro (1914; bassopiano, riquadro 142). Altri monumenti sepolcrali dell’artista si trovano nei cimiteri di Urbino (statua della Fede per la cappella Serafini, 1895 ca.) e di Brescia (tomba Zanardelli, 1908).