Custodisce le spoglie dello scultore Filippo Gnaccarini (Roma 1804-1875). Allievo di Canova e, alla sua morte (1822), del danese Albert Thorlwaldsen, divenne accademico di San Luca nel 1846 e professore presso la stessa Accademia nel 1868. Lavorò quasi esclusivamente a Roma dove eseguì importanti opere espressione del gusto neoclassico del tempo, tra le quali la statua della Primavera nell’emiciclo di piazza del Popolo (1827) e il Genio delle arti nella salita del Pincio (1833).
In un secondo momento, lo stile di Gnaccarini fu influenzato da tematiche puriste, come si può notare nel monumento funebre del Conte Mencacini (1836) e nella tomba di Caterina Giovannetti (1853) per la chiesa di San Carlo al Corso o nell’allegoria della Fortezza (1838) nella basilica di San Giovanni in Laterano.