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Concetto Marchesi
(Catania 1878-Roma 1957)
Storico della letteratura e filologo

Militante socialista e antifascista, fu uno dei fondatori del Partito comunista italiano. Laureatosi in lettere classiche a Firenze, divenne professore di storia della letteratura latina alle università di Messina, Pisa e Padova. Studioso di grande sensibilità e intelligenza (tra le sue opere si citano le edizioni critiche di Apuleio, Ovidio e Arnobio e le monografie su Marziale e Seneca) dopo il 25 luglio si dimise da rettore dell’università di Padova lanciando un appello agli studenti e esortandoli alla lotta antifascista: “Una generazione di uomini ha distrutto la vostra giovinezza e la vostra Patria; vi ha gettato tra cumuli di rovine; voi dovete tra quelle rovine portare la luce di una fede, l'impeto dell'azione e ricomporre la giovinezza e la Patria. Traditi dalla frode, dalla violenza, dall'ignavia, dalla servilità criminosa, voi, insieme con la gioventù operaia e contadina, dovete rifare la storia dell'Italia e costituire il popolo italiano. (...) Studenti, mi allontano da voi con la speranza di ritornare a voi, maestro e compagno, dopo la fraternità di una lotta insieme combattuta. Per la fede che vi illumina, per lo sdegno che vi accende, non lasciate che l'oppressore disponga ancora della vostra vita, fate risorgere i vostri battaglioni, liberate l'Italia dalla ignominia, aggiungete al labaro della vostra Università la gloria di una nuova più grande decorazione in questa battaglia suprema per la giustizia e per la pace nel mondo.”Dopo il discorso di Marchesi l’Università venne occupata. Costituiti insieme a Ezio Franceschini un gruppo di fiancheggiamento alla Resistenza denominato FRAMA fu  costretto a emigrare in Svizzera per sfuggire alle repressioni fasciste e, tornato in Italia, partecipò alla Costituente e fu deputato in due legislature (1948, 1953). Fu anche raffinato saggista con testi di argomenti vari (Voci di antichi, 1946; Il libro di Tersite 1950; Divagazioni 1953).