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Giuseppe Ungaretti
(Alessandria d’Egitto 1888-Milano 1970)
Poeta e scrittore

Nato ad Alessandria di Egitto da genitori lucchesi, si trasferì nel 1912 a Parigi dove frequentò la Sorbona e si legò agli ambienti dell’avanguardia artistica francese e futurista. Nel 1915 uscirono le sue prime poesie su Lacerba e l’anno successivo Il porto sepolto (che costituirà il primo nucleo dell’Allegria di naufragi del 1919). La raccolta di versi, segnata dalla prima guerra mondiale, cui il poeta partecipò come volontario sul fronte del Carso, è caratterizzata dall’esperienza folgorante e assoluta del frammento e dal rifiuto della metrica e della punteggiatura tradizionali, e si pone così come un punto di svolta nella poesia italiana del Novecento.
Negli anni Venti si segnalano la sua collaborazione a La Ronda, l’adesione ufficiale al Fascismo e la pubblicazione della seconda edizione dell’Allegria con il titolo Porto Sepolto e la prefazione di Mussolini (1923). Questo “ritorno all’ordine” comprese anche un riavvicinamento del poeta alla fede cristiana, come si può vedere nella sezione degli Inni delle liriche del Sentimento del tempo, pubblicate in due edizioni nel 1933, e un recupero della poesia italiana, in particolare quella petrarchesca e leopardiana, che lo portò a utilizzare una forma lirica più ricca, al di fuori dalla poetica del frammento.
Nel quarto decennio diede inizio alla sua attività di giornalista e di corrispondente in vari paesi europei e nel 1936 ottenne la cattedra di lingua e letteratura italiana all’università di San Paolo del Brasile. Questi anni furono anche segnati dalla morte del fratello nel 1937 e da quella, due anni dopo, del figlio Antonietto, tragedie che ritorneranno nella raccolta di versi intitolata Il Dolore (1947) assieme a quella della seconda guerra mondiale.
Tornato a Roma per insegnare letteratura italiana all’Università (1942) pubblicò le edizioni definitive dell’Allegria e di Sentimento del tempo e le raccolte di poesie La terra promessa, 1950; Un grido e paesaggi, 1952; Il taccuino del vecchio, 1960; Dialogo, 1968.
La sua opera è raccolta nei volumi Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di Leone Piccioni, 1969 e Vita d’un uomo. Saggi e interventi a cura di M. Diacono e L. Rebay, 1974.