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Antonio Pietrangeli
(Roma 1919 – Gaeta 1968)
Regista e sceneggiatore cinematografico

Laureatosi in medicina nel 1945, esercitò per qualche tempo la professione, per poi dedicarsi al cinema e al giornalismo, cui si era interessato fin da studente.
Inizia la sua carriera come critico cinematografico, scrivendo su “Bianco e Nero” e “Cinema”. Insegnante presso il Centro sperimentale di cinematografia, tra il 1941 e il 1942, lavora anche come sceneggiatore a Ossessione di Luchino Visconti.Nel dopoguerra, partecipa alla stesura di diverse altre  sceneggiature: Fabiola di Alessandro Blasetti, Europa '51 di Roberto Rossellini e La lupa di Alberto Lattuada.
Debutta alla regia con il film Il sole negli occhi (1953). Seguono film come Lo scapolo (1955), con Alberto Sordi e Nino Manfredi,  Nata di marzo (1957), con Jacqueline Sassard e Gabriele Ferzetti, e soprattutto Adua e le compagne (1960), incentrato sull'emarginazione di un gruppo di ex-prostitute a seguito dell'approvazione della legge Merlin.
Con la parentesi della pellicola satirico-fantastica Fantasmi a Roma (1961), girato con un cast di grande rilievo  composto da Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, Vittorio Gassman e Sandra Milo, prosegue i suoi ritratti femminili in La Parmigiana, con Catherine Spaak, e La visita, con Sandra Milo (1963), fino al suo capolavoro Io la conoscevo bene (1965), con Stefania Sandrelli.
Muore accidentalmente il 12 luglio 1968 per annegamento durante le riprese di Come, quando, perché, che verrà ultimato da Valerio Zurlini.