Nella piccola stele smaltata con l’immagine della Vergine e del Bambino è inserito il ritratto di profilo di Adelaide Samat, madre del pittore Paul Balze (Roma 1815-Parigi 1884), di origine francese ma nato in Italia quando il padre vi risiedeva come attaché del re Carlo VI di Spagna, si formò a Parigi, dove nel 1831 frequentò l’Ecole des Beaux Arts e l’atelier di Ingres. Attorno al 1835, tornato in Italia per accompagnare la madre, eseguì con il fratello Raimondo, anch’egli pittore, numerose copie da Michelangelo e da Raffaello. A questa attività Balze affiancò ben presto quella di smaltista, utilizzando una tecnica su ceramica e su lava che ebbe successo in Francia per le grandi decorazioni. Durante i suoi frequenti viaggi in Italia, l’artista incontrò il giovane Filippo Severati e lo mise a conoscenza del nuovo procedimento tecnico dello smalto su ceramica, esortandolo a unirsi a lui nell’esecuzione di pitture di grande formato. L’artista italiano rifiutò questa collaborazione utilizzando invece, con opportune modifiche, la tecnica del francese nell’esecuzione dei ritratti per i monumenti funebri del Verano.