È il cuore della parte monumentale del Verano e fu edificato da Virginio Vespignani fra gli anni cinquanta e settanta dell’Ottocento. Nell’assetto definitivo il Quadriportico è composto da una serie di arcate coperte da volte a crociera, sostenute, sul lato rivolto verso lo spazio interno, da colonne doriche in travertino; la parte posteriore delle arcate presenta una tamponatura in muratura nelle campate della metà ovest, verso l’ingresso, mentre appare aperta e sostenuta da pilastri nella restante metà, dal lato della chiesa. In corrispondenza dell’accesso e, sul lato opposto, della chiesa, l’interruzione della serie di arcate è sottolineata dalla presenza di grossi pilastri cruciformi e da timpani triangolari. I monumenti sepolcrali sono prevalentemente addossati alla parete posteriore delle campate, oppure inseriti nello spazio aperto fra i pilastri. Le lunette ospitano un importante ciclo pittorico su temi legati alla morte.
Lo stile del Quadriportico risente di modelli provenienti, essenzialmente, dal XV secolo: le proporzioni armoniche, la chiara impostazione degli assi e delle simmetrie, gli elementi decorativi semplificati e strettamente dipendenti dagli elementi architettonici, rimandano a esempi rinascimentali di piazze porticate. Nello stesso tempo, appare evidente un riferimento all’architettura paleocristiana, non solo per la tipologia basilicale della chiesa di Santa Maria della Misericordia, ma anche per la possibile identificazione del Quadriportico con un atrio, prospiciente la chiesa e destinato alle sepolture. I lavori procedettero molto lentamente, la consacrazione della chiesa avvenne nel 1860 e il Quadriportico fu compiuto solo nel 1874. Il braccio sinistro del portico fu seriamente danneggiato dal bombardamento del 19 luglio 1943, che ne distrusse il lato corto verso l’ingresso.