L’ingresso monumentale, progettato da Virginio Vespognani e ispirato alle forme dell’architettura medievale fortificata, utilizza vari elementi provenienti dall’antichità. Due torrette quadrangolari su due livelli affiancano l’ingresso vero e proprio, composto da tre fornici con archi a tutto sesto su pilastri cruciformi. I materiali utilizzati sono laterizi e travertino, in un’alternanza che sottolinea il ruolo degli elementi costruttivi: le pareti sono realizzate in mattoni, mentre le cornici, gli archi, gli elementi angolari e la parte sommitale sono costituiti da blocchi squadrati di travertino. Il coronamento delle torrette è ispirato alla copertura di un tempio greco, con un cornicione piuttosto aggettante sostenuto da un fregio con triglifi e sormontato da un timpano triangolare decorato con motivi scolpiti; sui lati, una serie di elementi verticali riprende la forma e il motivo decorativo degli acroteri di ispirazione etrusca. Il corpo centrale è coperto da una volta a botte longitudinale sulla quale insiste una terrazza all’aperto. Il coronamento in travertino al di sopra delle arcate, con cornicione su mensole aggettanti, funge anche da parapetto. Alla facciata esterna dei pilastri sono addossati quattro alti podi sui quali sono collocate le statue raffiguranti, da sinistra, il Silenzio (di Giuseppe Blasetti), la Carità (di Francesco Fabi-Altini), la Speranza (di Stefano Galletti) e la Meditazione (di Francesco Fabi-Altini).